Nel mese di maggio 2024, l’energia vulcanica dell’Etna ha fatto nuovamente sentire la sua presenza, regalando uno spettacolo naturale di fuoco e cenere. Questa volta, la dinamicità del vulcano si è manifestata con una frattura eruttiva sul fianco settentrionale del cratere di Sud-Est, dando vita a un’emozionante esplosione di lava e ceneri.
Un evento così imponente non può che attirare l’attenzione degli esperti e degli appassionati di vulcanologia. Le prime segnalazioni dell’INGV parlano di una bocca eruttiva che si è improvvisamente aperta sulla maestosa montagna siciliana. La vista della colata lavica che scendeva lentamente lungo il cratere ha certamente lasciato senza fiato chi ha avuto la fortuna di osservarla.
Dal punto di vista scientifico, le caratteristiche dell’eruzione sono state oggetto di attenta analisi: un plume di cenere che ha raggiunto altezze notevoli sopra il livello del mare, con una prevista dispersione verso sud-ovest. I dati raccolti durante l’evento hanno evidenziato un lieve aumento del tremore sismico, confermando l’attività intensa dell’Etna in quei momenti di magica e travolgente potenza naturale.
Oltre al cratere di Sud-Est, l’Etna vanta una storia geologica affascinante, con crateri che raccontano epoche passate di attività vulcanica intensa. Dai crateri di Nord-Est alla maestosità del Cratere Centrale, ogni formazione rappresenta un capitolo diverso della storia eruttiva del vulcano siciliano. La sua bellezza selvaggia e imprevedibile continua a stupire e affascinare, mantenendo viva la curiosità e lo stupore di chiunque si avvicini a contemplare la sua grandezza.